Il cuore di Pesaro oltre l’ostacolo (84-81). VL e tifosi fanno pace

 
Dall’inferno al paradiso, tutto in 45 minuti. Perché per decidere il vincitore dello spareggio salvezza all’Adriatic Arena non sono bastati i tempi regolamentari. Ma alla fine la Vuelle, finita sotto anche di 14 punti, risorge, ribalta il risultato e trova una vittoria fondamentale per la lotta salvezza. Contro la Betaland Capo d’Orlando finisce 84-81. I pesaresi agganciano i siciliani a quota 10 punti in classifica e ora sono attesi dalla prossima trasferta di Brindisi.
Coach Leka manda in campo Mika, Moore, Bertone, Omogbo e capitan Ceron. La Betaland risponde con Faust, Likhodey, Maynor, Stojanovic e Wojciechowski. I primi due punti del match sono di Wojciechowski, a cui risponde subito Mika. Al 4’ il tabellone dice 7-11 in favore degli ospiti con la VL che fatica in difesa. Bertone mette a segno la tripla del -1, poi è Moore a portare in vantaggio i pesaresi al 7’ (12-11). Coach Leka fa entrare sul parquet il giovane Serpilli per Omogbo. I pesaresi giocano bene, specie in attacco e il coach ospite Di Carlo è costretto a chiamare timeout. Serpilli fa entusiasmare il pubblico di casa. Il primo quarto si chiude con i biancorossi avanti 18-16 con Moore miglior realizzatore a quota 6 punti.
Il secondo quarto si apre con la VL in campo con Monaldi, Clarke, Mika, Serpilli e Moore. La Betaland si riporta in vantaggio con un gioco da tre punti di Stojanovic a cui risponde Ancellotti. Likhodey colpisce dall’arco (20-22 al 12’) seguito dal canestro di Campani. Coach Leka chiama il suo primo timeout del match a 7’21” dall’intervallo. Nei minuti successivi la VL entra in difficoltà e al 18’ è sotto di 12 lunghezze (29-41). Wojciechowski schiaccia per il +14 ospite. Alla pausa lunga il punteggio è di 31-45.
Al rientro in campo coach Leka schiera Mika, Bertone, Clarke, Omogbo e Moore. Stojanovic porta i suoi sul +17 al 22’, poi Clarke realizza una tripla a cui risponde Likhodey da due (36-52). I biancorossi mettono a segno un parziale di 4-0, ma è sempre Likhodey a spegnere l’entusiasmo pesarese con un’altra tripla (40-55). Mika segna da due ma sbaglia il libero aggiuntivo, poi è Omogbo dall’arco a far tornare vive le speranze biancorosse (45-55), con i siciliani al quarto fallo di squadra al 25’. Mika dalla lunetta sbaglia entrambi i liberi. Bertone riporta i biancorossi sotto la doppia cifra di svantaggio con Ceron che prende il suo posto. A 2’31” dalla terza sirena il punteggio è sul 47-56. Clarke con una tripla fa esplodere l’Adriatic Arena per il -4 che costringe la Betaland a chiamare timeout a 1’47” dall’ultimo intervallo (52-56). Omogbo dall’arco riporta la VL a un possesso di distanza a un minuto dalla terza sirena. Campani dalla lunetta non sbaglia e segna il +4 ospite. Stojanovic torna in campo per Faust, con il match che va avanti sui binari dell’equilibrio. Likhodey piazza una bomba che fa male, Moore prova ad accorciare le distanze ma senza riuscirci. A 10 minuti dal termine del match la Betaland è avanti 55-62.
Per l’ultimo quarto la Vuelle si affida a Omogbo, Moore, Mika, Ceron e Clarke. I biancorossi provano a realizzare da tre punti ma non ci riescono, mentre Mika al 31’è a quota tre falli. Ci pensa Rotnei Clarke a segnare il -4 con una bomba che consente di mantenere vive le speranze. Sull’azione d’attacco successiva Ceron porta i suoi a -2. La VL difende bene, recupera palla e Kulboka è costretto al fallo su Omogbo che dalla lunetta fa 1/2, ma Ancellotti è bravo a prendere il rimbalzo che Mika trasforma in canestro per il nuovo vantaggio pesarese dopo molti minuti (63-62). Maynor commette il suo terzo fallo, mentre Ceron lascia il campo a Bertone. I pesaresi sono in partita, Bertone piazza un’altra bomba importantissima per il +2 del 36’ ma Faust dall’arco replica per il +1 ospite (66-67) a 3’44” dalla fine. Coach Leka chiama timeout. Bertone si invola in area per il 68-67. Faust commette il suo quarto fallo, Omogbo commette un errore pesantissimo da sotto, dall’altra parte Stojanovic subisce fallo da Bertone e riporta il match in parità sul 68-68. Moore sbaglia in attacco, Stojanovic realizza e subisce fallo da Clarke. Dalla lunetta sbaglia ma prende il rimbalzo che non viene concretizzato, Moore recupera palla e corre verso l’area avversaria subendo fallo. A 26” dal termine mette il primo e sbaglia il secondo, ma Mika è bravissimo a rimbalzo e va a tirare due liberi di fondamentale importanza. Il numero 12 VL realizza il primo ma fallisce il secondo, a rimbalzo Omogbo è il più veloce di tutti ma finisce per perdere palla. Coach Leka chiama timeout a 24” dal termine con la palla in possesso della Betaland. Rimessa da metà campo, i siciliani hanno un possesso pieno a disposizione, a 3 secondi dalla sirena Maynor prova a trovare il canestro della vittoria ma Omogbo lo stoppa; Bertone da metà campo cerca il canestro per portare a casa il match ma non lo trova. Si va così all’overtime.
I 5 minuti aggiuntivi si aprono con Capo d’Orlando a segno con una tripla di Atsur a cui risponde Omogbo per il nuovo pareggio (73-73). Le due squadre sono in bonus. Moore commette il suo terzo fallo e Maynor segna i liberi del 73-75 a 2’35” dalla fine. Mika pareggia da sotto, Moore porta avanti la VL a 2’ dal termine sul 77-75. Bertone è al suo quarto fallo a 1’46” dalla sirena con Faust che va in lunetta tra i fischi del pubblico e fa 0 su 2. Faust commette il suo quinto fallo, Mika sbaglia il primo libero e mette il secondo (78-75). Gli arbitri fischiano un discutibile quinto fallo a Bertone a 2 secondi dallo scadere del possesso di Capo d’Orlando. Torna in campo capitan Ceron, gli ospiti segnano il primo e sbagliano il secondo libero, poi è un monumentale Omogbo a trovare canestro e fallo a 46 secondi dalla fine dell’overtime. Il numero 2 biancorosso sbaglia il libero aggiuntivo, poi dall’altra parte commette fallo su Likhodey che va in lunetta a 37” dalla sirena. Fa 2 su 2, ma è Moore che va a realizza reun canestro decisivo che fa esplodere i tifosi biancorossi a 14” dal termine. Coach Di Carlo chiama timeout, il match è tutt’altro che concluso, i siciliani hanno il possesso palla e la rimessa in gioco da metà campo. Atsur trova una grandissima tripla che vale il -1. Sulla rimessa Moore si invola in area per il +3 biancorosso. Maynor spara la tripla che potrebbe valere un nuovo supplementare ma la palla prende solo il ferro. Il rimbalzo è di capitan Ceron che fa esplodere il pubblico pesarese. La Vuelle torna a vincere e ora la lotta salvezza è più avvincente che mai. Alla fine del match la squadra va a festeggiare con i tifosi in curva. E’ l’immagine della serata, ed è la più bella: perché la VL è di tutti, e tutti insieme si lotterà fino alla fine per restare nel posto che Pesaro merita: la serie A.

Coach Spiro Leka commenta in sala stampa la vittoria della sua squadra: “Noi volevamo vincere, casomai avremmo pensato alla differenza canestri solo nel finale. L’approccio è stato buono, ma dobbiamo analizzare bene il secondo quarto. Nell’intervallo ci siamo guardati in faccia, non potevamo continuare così, e siamo tornati veloci ed aggressivi: i ragazzi sono stati bravi a reagire. Poi la gente era come fosse con noi sul campo e si è creato quel clima che ci ha aiutato a vincere. Abbiamo bisogno dei nostri tifosi – ha detto – ma tocca a noi portare il pubblico in gara. Abbiamo cominciato a combattere tutti, non potevamo continuare a fare i ballerini come nel secondo quarto. In settimana avevamo lavorato molto sulla mentalità di ognuno. Oggi non abbiamo fatto niente, solo il nostro dovere. Ora comincia un altro torneo, sarà durissima ma non dobbiamo mollare. Il tempo sta scadendo, dobbiamo farci trovare sempre pronti. Comunque siamo ancora vivi”, ha concluso.

Così invece l’allenatore ospite Gennaro Di Carlo: “Abbiamo fatto tutto noi, abbiamo creato un grosso vantaggio poi ci siamo fatti riprendere. Abbiamo avuto la palla della vittoria, se poi sbagli un lay-up allo scadere allora è giusto che tu possa perdere ai supplementari. È il quarto anno di fila che la perdo così a Pesaro”. “Ora comincia un nuovo campionato di nove giornate. Dovremo digerire bene la sconfitta, abbiamo salvato la differenza canestri e questo è l’unico lato positivo della partita. Omogbo ha sparigliato le carte con il 3/4 da tre che ha fatto rientrare Pesaro. Volevamo limitare Moore e Clarke e ci siamo riusciti”.

Prima dei due allenatori, sono arrivati in sala stampa il presidente della VL Ario Costa e il presidente del Consorzio Pesaro Basket Luciano Amadori. Così Amadori: “Voglio fare un grande ringraziamento ai tifosi che hanno compreso lo spirito della giornata. Grazie per il grande attaccamento che hanno dimostrato, del resto avevamo bisogno di questo incasso e loro hanno capito perfettamente. Grazie in particolare alla curva che non ha mai smesso di sostenerci”.
Così Ario Costa: “Luciano ha detto tutto. Io voglio solo aggiungere che venderemo cara la pelle fino alla fine, sappiamo che ci manca qualche arma, ma ne faremo a meno”.

VL PESARO – BETALAND CAPO D’ORLANDO 84-81 (18-16; 31-45; 55-62)
VL PESARO : Omogbo 15, Ceron 6, Clarke 13, Mika 10, Moore 17, Ancellotti 6, Bertone 15, Monaldi, Serpilli 2, Crescenzi ne, Bocconcelli ne, Morgillo ne ALL. Leka
BETALAND CAPO D’ORLANDO : Faust 10, Maynor 6, Atsur 6, Kulboka 3, Likhodey 19, Campani 9, Wojciechowski 8, Stojanovic 20, Donda ne, Galipò ne, Laganà ne ALL. Di Carlo
Arbitri: Begnis, Lo Guzzo, Vicino
Spett.: 2.481

Ufficio Stampa VL
Pesaro, 11/03/2018
Ph. LucaToni
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