Il punto del Presidente Ario Costa sulla situazione in casa VL
Presso la sede del Club Nautico di Pesaro il Presidente della Carpegna Prosciutto Basket Pesaro Ario Costa ha parlato del momento attuale relativo alla società e alla squadra: “Parto con un paio di precisazioni sulle ultime operazioni di mercato: da sempre il nostro obiettivo è quello di tutelare e salvaguardare la società che deve continuare a vivere. Negli ultimi sette anni abbiamo lavorato molto per raggiungere questo obiettivo e sapevamo che saremmo potuti andare incontro al rischio retrocessione. Veniamo da sette anni difficili e di sofferenza e so benissimo ciò che il basket rappresenta a Pesaro: la nostra situazione economica è nota e quindi va fatto un applauso a tutti quelli che oggi ci consentono di essere ancora in Serie A. In questa stagione abbiamo fatto tanti sbagli ed errori e siamo destinati alla retrocessione. Sento parlare di voci secondo cui una trattativa per rilevare la società sarebbe saltata per impegni vari ma non è così”.
“Purtroppo a seguito delle ultime sconfitte – ha proseguito – abbiamo visto allontanarsi la luce della salvezza e abbiamo ricevuto diverse offerte per Chapman. Quando abbiamo rinunciato a dei buyout eravamo ancora convinti di potercela fare. Clint dal 17 novembre non è più stato in grado di dare il supporto tecnico a causa di un infortunio più serio di quanto si potesse pensare. Abbiamo avuto diverse richieste e abbiamo deciso di lasciarlo andare reintegrando Thomas che era fuori dalle rotazioni. Domenica scorsa molto velocemente è emersa una richiesta inaspettata per Barford da parte del suo agente. Jaylen da un certo periodo era calato di rendimento e di fronte alla possibilità di alleggerire il budget della squadra abbiamo deciso di accettare. Dato che in quel ruolo abbiamo italiani e Drell sotto contratto e vogliamo capire se possono diventare giocatori interessanti per noi per il futuro e quindi vogliamo vederli all’opera in modo tale che il minutaggio elevato nelle prossime 12 partite porti a una accelerazione della loro maturazione tecnica”.
Ario Costa ha sottolineato: “Non stiamo smantellando la squadra ma all’improvviso è emersa questa situazione per Barford. Non stiamo mancando di rispetto nei confronti di nessuno, consorziati, sponsor e tifosi. Dobbiamo tutelare la società, che è sempre stato il nostro obiettivo. I giocatori devono capire che serve grande dignità e orgoglio per il club e per se stessi. La stagione si chiude il 30 giugno, il 1 luglio decideremo cosa si farà in futuro. Ognuno poi prenderà le sue decisioni”.
Il Presidente della VL è poi entrato nel dettaglio della situazione legata a questa stagione sportiva: “Abbiamo fatto degli errori di valutazione nella scelta di troppi giocatori giovani e senza esperienza per un campionato di Serie A, senza dimenticare i tanti eventi sfortunati che ci hanno colpito. Per una serie di motivazioni sono arrivate tante sconfitte che poi hanno portato alla demoralizzazione e alla situazione in cui ci troviamo. La partita persa contro Trento per noi è stata una mazzata. Abbiamo scelto un buonissimo allenatore come Perego che forse ha commesso anche lui degli errori. Abbiamo fatto ciò che era nelle nostre possibilità come ogni anno. Alla fine nello sport contano i risultati e quindi dobbiamo ammettere di aver sbagliato. Un esempio della fiducia che in molti hanno nei nostri confronti è rappresentato dal main sponsor che ha capito che siamo una società seria e che fa il massimo con quello che ha. Stiamo lavorando unicamente per il futuro della VL. Non ci siamo mai arresi, in sette anni abbiamo dimostrato che si possono fare cose fatte bene e con grandi sacrifici tra momenti belli e altri meno entusiasmanti”.
“Sono deluso e anche arrabbiato per come sta andando questa stagione – ha detto il Presidente Ario Costa – ma la retrocessione deve essere vista come un’opportunità per il futuro. La società ovviamente non aspetta il 30 giugno ma ogni giorno andiamo avanti e continuiamo a lavorare. Puntiamo molto anche sul Settore Giovanile, l’anno scorso il nostro punteggio nel ranking specifico è aumentato. Crediamo nei giovani e otteniamo dei risultati non eclatanti ma importanti. Sono stato chiamato a ricoprire questo ruolo ma se dovessimo andarcene non so cosa potrebbe succedere. Di sicuro non sono uno che si dimette e lascia una società in situazioni difficili. Non sono legato alla poltrona, almeno fino al 30 giugno porto avanti questo impegno che mi sono preso per una società che fuori Pesaro è rispettata da tutti”.
Ufficio Stampa Carpegna Prosciutto Basket Pesaro
Pesaro, 22/02/2020